UNION

Sulle ali dell’entusiasmo generato da FL48, decidemmo di approcciare un nuovo progetto, molto più complesso ed articolato ma ancor più affascinante.

Trovai questo sidecar in pessime condizioni a Perugia, come le migliori leggende narrano, imbattendomi per caso in un casale disperso, semi abbandonato ed oggetto di diatribe familiari. Ricordo ancora l’atmosfera del luogo, l’odore di umido misto al ferro che lentamente arrugginiva… Lei che giaceva abbandonata in un sonno comatoso, quasi destinato all’oblio.

Me ne innamorai subito e decisi di farla mia.

La moto in questione è un sidecar Harley Davidson U 1200 del 1942. Ho deciso di sviluppare questo progetto per condividere con mio figlio, allora bambino, le good vibes che solo una motocicletta del genere può generare.

Ho potuto salvare solo il telaio della moto e del sidecar, il motore e il cambio. Ciò mi ha comunque permesso di sviluppare un intero e speciale progetto. L’esperienza acquisita con FL48 mi spinse ad osare ancor di più ed in totale incoscienza iscrissi il progetto al campionato europeo AMD dedicato ai costruttori di motociclette in esemplare unico. L’inaspettata vincita ha portato la Union in finale negli Stati Uniti a Sturgis, sede storica ormai da 80 anni del raduno Harley Davidson più importante del mondo. L’accesso alla finale fu per me e per il mio team già una grande vittoria e mai avrei sperato di raggiungere tale risultato. Stavamo vivendo davvero l’avventura della nostra vita, abbiamo conosciuto di persona decine e decine di firme prestigiose a livello mondiale, seguite sin da giovani, che in quella circostanza apprezzarono calorosamente il mio operato nella sua totalità.

In questo progetto ho coinvolto alcuni professionisti, amici molto vicini e come me amanti delle vecchie Harley, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto e del suo splendore. Nello specifico, il sidecar ha ricevuto un intervento di ebanisteria in palissandro Santos intarsiato in acero dall’amico Davide Aresi, ebanista intarsiatore. Le ruote sono state concepite e sviluppate da Jonich Wheels, la verniciatura in foglia di titanio ossidata è stata curata da Luca Zucchelli Paint mentre per l’impianto frenante ho scelto componenti Kustom Tech.

Questa magica avventura si è coronata con la vittoria mondiale nella categoria Harley Davidson Modified, in tutta onestà ancora oggi quando ne parliamo fatichiamo a crederci. Tale risultato mi ha permesso di sviluppare ulteriormente la mia creatività e la mia voglia di realizzare motociclette speciali.

Mi piace ricordare che nel 2011, dopo 71 anni di storia di campionato, Abnormal Cycles fu la prima firma italiana a ottenere questo prestigioso riconoscimento mondiale.

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